lunes, 26 de diciembre de 2011

svuotare la mente




Ti trovi sopra un muretto in un parco, cerchi di focalizzare il punto di atterraggio, credi che non ci sia niente, soltanto tu, ma ti accorgi che accanto te succedono tante cose, una mamma che riprende il figlio, due bimbi che corrono, un cane che abbaia, due vecchietti che passeggiano, gli uccelli che volano, il vento che fa suonare le foglie degli alberi. Allora ti rendi conto che hai perso tutta la concentrazione. Noi vivi più il momento, ma soltanto vedi ciò che accade nei tuoi dintorni. Quando credevi di pensar soltanto a una singola cosa, quella da fare, vedi la tua mente ripiena di tanti pensieri sterili.

Per riuscire a fare quel salto, per riuscire a fare qualcosa e goderti della sua piena esperienza bisogna svuotare la mente, soltanto fare. Non pensare al futuro, se verrà bene, se non caderai, se qualcuno ti guarda, se diranno qualcosa. Soltanto farlo e basta, con un solo pensiero in testa quello di riuscire a farlo.

Prima di saltare sempre nella mia testa mi vedo sopra il muretto dove voglio arrivare, una visualizzazione previa importante, poi tutto divenne atto, sei il momento ed l’unica cosa vera è l’ora, l’attimo del volo, la contrazione dei muscoli, il respiro ritmico e trattenuto per un attimo, il rumore morbido del atterraggio.



Un salto può cambiare la tua vita, scoprire che riesci a fare quello che ti spaventava provoca in te una sorta di sensibilità nuova, ti porta a sentire la sublimità. Per questo la sublimità e una strada con destinazione nelle terre selvaggi. Vai oltre quello che sei o pensi di essere per crescere, per impadronirti di aree di te stesso che prima ti spaventano ma poi fanno parte della tua vita. La paura c’è, soltanto bisogna scoprire, cosa fare con quella, ti puoi arrendere o semplicemente usarla come chiamata all’ordine quando pensi di poter fare qualcosa che veramente non puoi fare. Il riassunto di tutto questo è che attraverso le vissute dei nostri limiti possiamo, piano, piano acrecentare la nostra area dove ci troviamo comodi.

Di che cosa stiamo parlando? soltanto di dove vuoi arrivare, è nella tua volontà non c’è niente più forte che la passione che ti porta a fare qualcosa. Anche se sembra impossibile se lo vedi lo puoi fare.




Chulilla, puente de la constitución


 El puente de diciembre llegó y como el hielo parece que todavía no quiere hacer acto de presencia en las inmediaciones salmantinas, tocó continuar con la cálida roca, en este caso levantina, de la preciosa zona de Chulilla.


Al final del desfiladero, donde se encuentran los sectores, se puede dar uno un bañito en la laguna azul, eso sí, aunque frío, frío no hacía, tampoco entraban muchas ganas de darse uno un chapuzón; aunque cerca estuvimos si hubiéramos sido cabezones y aún sin camino hubiésemos continuado con nuestro empeño de acceder al sector oasis caminando y eso que parecía simple, que hasta había pasarela, pero claro justo el tramo de la laguna se encontraba en ruinas.


No pasó nada y nos quedamos "de nuestro lado" para escalar felices y contentos. Qué vías más largas y buenas, da gustito sobretodo escalar al sol.


Pero sobretodo que gustito escalar en buena compañía.